martedì 28 luglio 2009

Occhio alle foto !

lunedì 27 luglio 2009

il mio pensiero sulle foto

le foto ci fanno da sfondo nel corso della nostra vita....ci servono per mantenere vivi i ricordi delle cose che stiamo vivendo.

domenica 26 luglio 2009

"FOTORICORDO" (Gemelli Diversi)



E allora eccomi qui adesso resto per un po’ da solo meglio così io per il mondo oggi non ci sono e voglio restare con me stesso a pensare se solo adesso mi fermo ancora mi sembra di sognare una foto coi miei attrae il mio sguardo in quello scatolone ricordo sai era la mia prima comunione un caldo infernale un pranzo con poche persone quel vestito nuovo rotto poi giocando a pallone e ancora eccole qui tra mille foto impolverate vedo così le mie emozioni immortalate troppi ricordi momenti incancellabili mentre una lacrima disegna un solco tra i miei brividi guarda mio padre coi baffi siamo nei settanta quel pancione mia madre lo porta assai contenta le foto alle elementari in bianco e nero e a colori guarda questa non ci credo a me lo sai sembra ieri...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...
Vedo gente con noi persa lungo questo mio cammino giuro che mai avrei riconosciuto quel bambino e che cambiamenti tra gli amici e parenti con le mie pettinature quando stavo sui venti mi fermo un attimo qui o meglio mi si ferma il cuore quando a un tratto così ritrovo il primo grande amore resto senza parole sai che eri bellissima guardando dietro c’è un cuore due frecce ed una dedica \"Staremo insieme per sempre tu sei la mia vita\" e un sorriso innocente per poi com’è andata troppo distanti ma troppo simili sono i tuoi occhi a suggerirmelo qui non hai alibi ritrovo serenità quando rivivo quei momenti in tutta sincerità anni rivisti in pochi istanti guarda questa è l’arena ero a vedere Vasco la metto sul comodino accompagnerà questo mio testo...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...
E non so se sorridere io non so cosa può succedere so che voglio vivere fermando il tempo e guardarlo in un fotoricordo... E in sottofondo mettere buona musica questa la voglio me la stacco dalla pagina è la più vecchia c’è tutta la comitiva sembra persino che anche il sole sorrida quanto sembriamo diversi sempre gli stessi alcuni si sono persi ma noi ci siamo ancora e allora scatta subito così per sempre avremo accanto il nostro pubblico...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...

sabato 25 luglio 2009

un salto dal fotografo

carta d'identità digitale

1982- Il primo di ottobre emetto il mio primo acuto...si preannuncia un futuro da cantante?
1985- Il mio primo amore: La Radio. Conosco già a memoria "questo piccolo grande amore"
1986-89- A casa mia si guardava la televisione (in bianco e nero e senza telecomando)
1990- Finalmente arriva la tv a colori.
1991- Inizio a scrivere il mio primo diario segreto.
1992- 24 dicembre, sotto l'albero trovo un SEGA master system (ufficialmente il gioco era per me, in realtà io riuscivo
a giocare ben poco dal momento che "i grandi"l'avevano monopolizzato).
Per consolarmi mi regalano un registratore audio. Inizio a registrarmi mentre canto.
1996- Primo anno all'istituto tecnico. Entro per la prima volta in una sala computer... s.o ms dos.
1998- Acquisto con i miei risparmi il mio primo mattoncino, pardon, telefonino di seconda mano:
alcatel grigio metallizzato.
2003-Il computer arriva anche a casa mia... (come sempre in ritardo) inizia il mio amore-odio con photoshop.
2005-07- Lavoro in uno studio fotografico, photoshop diventa il mio pane quotidiano.
Al negozio arriva il Chiosco della Kodak, una sorta di laboratorio digitale, sistema touch screen che "parla", salva le foto su cd, consente di eliminare gli occhi rossi e personalizzare le fotografie secondo i gusti dei clienti.
Apro il mio primo blog su splinder.com.
Installo il karaoke sul mio pc.
2007- Mi iscrivo all'UNICAL. Internet diventa indispensabile.
2009- Inizia il corso di Ambienti Digitali. Scopro il meraviglioso mondo di blogspot e di tutti i servizi che google offre.
Dopo anni di sforzi, grazie al karaoke, inizio a cantare discretamente. La radio continua ad essere il mio più grande
amore.

domenica 19 luglio 2009

NADAR .... UN GRANDE DELLA FOTOGRAFIA


NADAR




È noto soprattutto come pioniere della fotografia.

L'atelier di Nadar ospitò nel 1874 la prima mostra degli
Impressionisti.
Egli fu caricaturista per Le Charivari nel
1848. Nel 1849 creò Le Revue comique e Le Petit journal pour rire.

Le sue prime fotografie risalgono al 1853; realizzò nel 1858 le prime fotografie aeree della storia, le prime foto scattate da un aerostato; sperimentò inoltre l'impiego della luce artificiale nella fotografia.

Per le sue immagini vellutate si vide regalare il titolo di Tiziano della fotografia”.
Dal
1863, Nadar costruì un enorme pallone ad aria calda battezzato Le Géant ("Il gigante"). Il fallimento di Le Géant lo convinse che il futuro dell'aeronautica sarebbe appartenuto ai mezzi più pesanti dell'aria, istituendo un'associazione per la loro promozione, nella quale rivestiva la carica di presidente e Verne di segretario.
Ritrasse in famose serie di fotografie e di caricature i celebri personaggi del suo tempo (Panthéon Nadar,
1854).
Nel suo studio di Boulevard des Capucines a
Parigi nell'aprile del 1874 ospitò la primissima mostra collettiva dei pittori impressionisti, contribuendo alla nascita della loro fama.
Fotografò
Victor Hugo nel suo letto di morte nel 1885.

Gli sono inoltre attribuite la pubblicazione della prima foto-intervista (nel 1886) e la realizzazione di foto erotiche.

mercoledì 15 luglio 2009

poster

Seduto con le mani in mano sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30 chiuso dentro il tuo palteot un tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè
e l'orologio contro il muro segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione è mezzo cancellato dall'umidità
un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice "Vieni in Tunisia"
c'è un mare di velluto ed una palma e tu che sogni di fuggire via...
di andare lontano lontano andare lontano lontano...
e da una radiolina accesa arrivano le note di un'orchestra jazz
un vecchio con gli occhiali spessi un dito cerca la risoluzione a un quiz
due donne stan parlando con le braccia piene di sacchetti dell'Upim
e un giornale è aperto sulla pagina dei films
e sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà
e due ragazzi stretti stretti che si fan promesse per l'eternità
un uomo si lamenta ad alta voce del governo e della polizia
e tu che intanto sogni ancora sogni sempre sogni di fuggire via... di andare lontano lontano andare lontano lontano...
sei li che aspetti quello delle 7,30 chiuso dentro il tuo paletot seduto sopra una panchina fredda del metro